Paul M. Martini – Musica e paesaggio

Paul M. Martini durante un live con i Sea Sunset

In questa pagina sono raccolti alcune informazioni, appunti musicali, video e informazioni su Paul M. Martini, musicista jazz-fusion e smooth jazz.

Musica e paesaggio

Incognito live presso il parco delle Cave di Riola Sardo (OR) nel 2015

Associare le forme, i colori, i profumi dei paesaggi alla magia della musica permette di ottenere un insieme in cui natura e cultura si fondono in modo straordinario.

Bio musicale

Paul M. Martini è un musicista autodidatta. Ha iniziato a suonare la chitarra sin dai 12 anni, e nello stesso periodo (dagli 11 ai 15 anni) anche studiato per due anni pianoforte classico, prima con una insegnante privata e poi presso la scuola di musica S. Cecilia di Bergamo, dove ha anche sostenuto un esame di solfeggio.

Appassionato di musica sin da bambino, dagli anni 70 ha seguito moltissimi concerti di musica classica, pop, rock, blues e jazz. Dalla metà degli anni ’70 ha suonato chitarra e armonica, ispirandosi soprattutto al pop-rock e al blues elettrico degli anni 70 e 80.

Nel maggio del 1981, a Bologna, il concerto di Stanley Clarke e George Duke, a cui ha assistito, ha rivoluzionato il suo modo di percepire la musica, con nuove sonorità, armonie e ritmi ispirati dalle contaminazioni jazz, funk, disco, latin di un nuovo genere emergente: la fusion. Negli stessi anni iniziava ad ascoltare (e a studiare sulla chitarra) i brani di George Benson, di Jeff Lorber, degli Spyro Gyra, degli Yellow Jackets, degli Weather Report, degli Steely Dan e i classici del jazz (Cole Porter, Dizzy Gillespie, Miles Davis, Wayne Shorter), cambiando in modo significativo il proprio modo di percepire la musica e di suonare.

Dopo diverse esperienze musicali e un lungo intervallo, nel novembre 2010 due straordinari concerti a cui ha assistito, il primo di Lee Ritenour al conservatorio di Cagliari (con una eccezionale line-up costituita da Melvin Davis al basso, Patrice Rushen al piano/tastiere e Sonny Emory alla batteria) e il secondo al Blue Note di Milano con Jeff Lorber affiancato dai grandissimi Victor Bailey al basso, Sonny Emory alla batteria ed Eric Marienthal al sax, hanno risvegliato la sua voglia di suonare, e portandolo verso nuove esperienze musicali.

Prima (dal 2011) ha cofondato il gruppo pop cagliaritano V-band, poi (dal 2016 al 2018) una band più orientata al pop-funk, poi ha creato i Time Garden (un quintetto con la bravissima vocalist Stain Silvie), e infine, dal 2021 è cofondatore di un progetto (attualmente in corso) più direttamente jazz-fusion, i Sea Sunset, iniziato come quartetto strumentale (piano, chitarra, batteria e basso), a cui di recente si sono aggiunti un sax e una voce femminile.

Dal 2016 ha studiato chitarra jazz con il chitarrista jazz-fusion cagliaritano Davide Pirodda. Ha seguito alcune masterclass, fra cui quella di Simone Gianlorenzi nel 2017, quella di Scott Henderson nel 2018 e quella del maestro Giorgo Crobu nel 2022 (docente di chitarra jazz del conservatorio di Berlino).

Dal 2017, ispirandosi a grandi jazzisti italo-americani come Henry Mancini e Pat Martino, senza però dimenticare un po’ di ironia, ha deciso di utilizzare il nome d’arte di Paul M. Martini. Ha anche scritto una quindicina di brani di genere soul funk, mai pubblicati.

Il percorso musicale continua…

Video

Video con Paul M. Martini

Rig

Chitarre e strumentazione

Songs

Elenco di alcuni brani più significativi del repertorio di Paul M. Martini